Che l'Italia sia un Paese di furbi è oramai un dato di fatto.
Tutti ne siamo consapevoli, tutti ci lamentiamo di dover incontrare sul nostro cammino, prima o poi, il furbetto che cerca di farci fessi. E' il sistema, che vuoi farci! Chi sa aggirare l'elefante burocratico italiano è un furbetto. Fesso chi segue gli iter convinto di fare la cosa giusta.
Bene, questa convinzione ci sta portando allo sfascio sociale. Ci sta orientando verso un break even point perchè non si può lasciare in mano la gestione del nostro futuro a quattro furbetti che alla fine la fanno sempre franca.
Guardando un po in giro, ascoltando in incognito, ho scoperto un'altra furbata. Ho scoperto l'acqua calda? Beh, come al solito sono arrivato tardi! Comunque la racconto lo stesso.
Vorreste avviare un'attività di call center? Bella l'idea ma, ce l'avete un parente che lavora nelle compagnie telefoniche ? Se la risposa è no cari miei avete poco da sperare. La maggior parte dei call center, infatti, viene realizzata da persone "molto vicine" (dipendenti?Chissà) alle compagnie (tutti quelli che hanno i call center per intenderci) i quali, costituendo delle società attraverso dei prestanomi (in genere parenti), ottengono un "buon pacchetto di clienti" da gestire con del personale (ragazzi laureati con 110 e lode porca miseria!) quasi sempre malpagato e tenuto assiepato come topi in appartamenti dove l'applicazione della 626 potrebbe apparire come il miracolo del terzo millennio.
Alla faccia del libero mercato! Non ci credete? Provate ad aprire un call center!
Eppure le nostre "care" compagnie operano in regime di oligopolio, altro che libero mercato! E per fare sempre più utili cedono sul "libero mercato" il servizio di call center. Per non essere rotti i coglioni (secondo me). Se avete qualche problema col telefono come fate ad arrabbiarvi con la ragazza del call center? Poverina! Come si fa a prendersela con una poveraccia che guadagna 700 euro al mese e che oltre che "segnalare il problema" non può fare altro?Meditate gente , meditate!